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Da Spalato a Belgrado, passando per Sarajevo

Di solito non mi muovo con così tanto anticipo però quest’anno, vista una serie di fattori (non ultimo il fatto di sapere già ora quando sarò in ferie), sto già pensando a come passare le vacanze estive.

In realtà, ad essere sinceri, le prime idee su questo progetto le ho avute a gennaio, ma ora sto cercando di concretizzarle e, se tutto va come penso, nelle prossime settimane inizierò a prenotare i voli e qualche hotel.

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Spalato - Mostar - Sarajevo - Belgrado

Spalato - Mostar - Sarajevo - Belgrado

Quest’anno niente vacanza stanziale, si va on the road e la scelta è caduta sui Balcani, un area a due passi da noi ma (almeno per me) ancora quasi sconosciuta.

L’itinerario che abbiamo scelto è probabilmente il più semplice e forse il migliore per iniziare con la zona: attraverseremo Croazia, Bosnia e Serbia tagliando in due quella che fu la Jugoslavia.

Le tappe principali saranno quattro: si parte da Spalato, per poi proseguire per Mostar, Sarajevo e Belgrado da dove ripartiremo.

Per l’itinerario ho chiesto una mano agli amici di OTRAweb (probabilmente tra i maggiori esperti di viaggi nei Balcani); grazie alle loro dritte abbiamo constatato che il viaggio è possibile muovendosi esclusivamente con i mezzi pubblici evitando così di affittare una macchina.

Nella prima parte del viaggio ci muoveremo in bus tra Spalato, Mostar e Sarajevo; a Belgrado, invece, arriveremo con il treno che, dopo quasi venti anni, ha ripreso ad unire le due capitali.

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Evstafiev suona tra le macerie della Biblioteca di Sarajevo

Evstafiev suona tra le macerie della Biblioteca di Sarajevo

Di tutte le tappe che affronteremo nel viaggio, quella che più mi incuriosisce  è sicuramente Sarajevo; è parecchio che voglio visitarla, ne ho sempre sentito parlare bene, come di una città vitale, la Berlino del XXI secolo. Sarà veramente così?

Belgrado, invece, sembra la conseguenza logica dei miei ultimi viaggi (Vienna, Bratislava e Budapest): pare sia destino seguire il corso del Danubio…dopo Belgrado ci sarà Bucarest?

A Spalato ci sono già stato e, devo dire, la città mi  piaciuta; ha rischiato fino all’ultimo di non far parte del nostro itinerario ma alla fine l’ha spuntata nel ballottaggio con Dubrovnik.

Infine Mostar, di cui, sono sincero, ne so poco e nulla. Nella mia mente Mostar è inevitabilmente associata al bombardamento (e successivo crollo) del suo secolare ponte; avevo solo 11 anni all’epoca ma lo ricordo come ora.

Il ponte di Mostar, come la Biblioteca di Sarajevo, erano un simbolo e come tali andavano distrutti; ora entrambi sono stati ricostruiti ma, dopo 15 anni, in che stato sono le coscienze delle persone che hanno vissuto quei drammi?
Capire questo aspetto sarà un viaggio nel viaggio, probabilmente quello più interessante.
Il ritorno in servizio del treno Sarajevo-Belgrado è segnale importante di distensione e un tentativo di ritorno alla normalità, sarà da capire se ne stanno avvenendo altri, magari più silenziosi.

Insomma, ero partito per raccontarvi della mio progetto di viaggio e sono finito a parlare della guerra; non me lo aspettavo, ma probabilmente era inevitabile.
Presto tornerò a parlare di Balcani, dei miei preparativi e di tanto altro…

AGGIORNAMENTO:

Ho iniziato a scrivere la prima parte del resoconto del mio viaggio nel Balcani


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